150 anni fa - Le prime osservazioni da Arcetri

un articolo della serie: 150 anni fa - le tappe della fondazione dell'Osservatorio di Arcetri

Il 5 novembre 1869 si concludeva la prima serie di osservazioni astronomiche fatte dal Nuovo Osservatorio di Arcetri. Le osservazioni non utilizzarono il telescopio Amici, da poco inaugurato insieme alla cupola in una postazione provvisoria, ma uno strumento dei passaggi di Repsold, di proprietà della Commissione Geodetica Italiana, collocato in un cupolino mobile. Le osservazioni erano iniziate il 13 ottobre, ma il tempo inclemente aveva concesso solo 4 notti serene, durante le quali vennero osservati i transiti al meridiano di 94 stelle.

Analoghe osservazioni vennero eseguite nelle stesse notti da uno strumento dei passaggi di Ertel, di proprietà della R. Marina, collocato presso la Lanterna del porto di Ancona (detto anche Faro dei Cappuccini)).  Lo scopo, nell'ambito delle operazioni geodetiche dell'Associazione Internazionale del Grado Europeo, era di misurare la differenza di longitudine fra Firenze ed Ancona (o meglio, fra Arcetri ed il faro). Il metodo prevedeva la trasmissione reciproca degli istanti dei passaggi, tramite una linea telegrafica diretta fra il cupolino di Arcetri e quello di Ancona.

Il Faro di Ancona

La Lanterna di Ancona (Faro vecchio del colle dei Cappuccini).

La differenza di longitudine risultò essere di 9m 2,1254+/- 0,0194s (ovvero 2,25886 +/- 0,00008 gradi!).

Coordinate da Donati ad Arcetri e dal capitano di vascello Tommaso Bucchia ad Ancona, le osservazioni furono eseguite dagli ufficiali di Marina D. Lazagna ad Ancona, e Giovan Battista Magnaghi a Firenze. Era previsto che i due ufficiali ripetessero le misure scambiandosi di posizione, al fine di correggere il risultato per l'equazione personale. Ma questo fu impedito dal protrarsi del brutto tempo e dal successivo trasferimento di Magnaghi a Costantinopoli.

Le osservazioni di Donati sono descritte in General-Bericht über die Europäische Gradmessung für das Jahr 1870, Berlin, 1871 (pp. 25-27), in un elenco di lavori di idrografia della R. Marina fra il 1860 ed il 1873, e rutilizzate da Antoni Abetti per determinare la posizione geografica di Arcetri nel 1925.