Alla fine del 1983 fu possibile avere uno dei primi personal computer: l'ormai
dimenticato Olivetti
M20
; era lento, con poca memoria, ma aveva la
grafica e con essa si aprivano nuove ed inesplorate possibilità.
Il codice FORTRAN fu tradotto in BASIC e si costituì un informale gruppo
di lavoro, cui si affiancò
Luca Fini, responsabile del centro di
calcolo. Mentre il resto del mondo si orientava su rappresentazioni del cielo
basate sulla geometria delle principali proeizioni cartografiche, noi
scegliemmo di mostrare il cielo come effettivamente si vede: la sfera celeste
appoggiata sul grande cerchio dell'orizzonte e ruotante attorno ad un asse che
punta verso la stella polare. Questo ci causò non pochi grattacapi legati alla difficoltà di prevedere ogni situazione
geografica ed alla povertà del BASIC di allora, nel quale mancavano le
funzioni inverse arcoseno ed arcocoseno, costringendoci a riscrivere tutti gli
algoritmi in tangente!
Dall'M20 passammo all'M24 e producemmo per "Olivetti Educational" un applicativo
con il nome di ASTRONOMIA2, il Planetario, che fu distribuito per alcuni anni
a partire dal 1986 ed il cui cuore era costituito dalle mappe del cielo.
Da quella esperienza proviene
Planetario che abbiamo sviluppato per
il Comitato per la divulgazione dell'Astronomia.
Nel 1986, in occasione del passaggio della cometa di Halley, avevamo bisogno di cartine da distribuire al pubblico e, approfittando delle prime laser e del Postscript, Andreoni scrisse il programma con il quale abbiamo stampato e distribuito migliaia di mappe celesti in questi ultimi 13 anni.
Nell'aprile 1999 abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutti la grafica vettoriale delle cartine ed ecco che il vecchio programma viene integrato in un prodotto di rete: l'interfaccia viene realizzata con un "form html", il motore "cgi" da uno script Perl che va in esecuzione su una delle macchine Sun dell'Osservatorio. Al vecchio gruppo si è aggiunto Vanni Guarnieri che, come Ranfagni nel 1983, propone di riutilizzare tanto vecchio buon codice per ottenere, questa volta in rete, moderni strumenti per la didattica dell'Astronomia.