150 anni fa - La legge per la montatura del telescopio Amici

un articolo della serie: 150 anni fa - le tappe della fondazione dell'Osservatorio di Arcetri

L'Osservatorio di Firenze fin dagli anni '40 del XIX secolo possedeva quello che era il più grande rifrattore d'Italia, il telescopio di Amici di 28 cm di apertura. Il telescopio, però, privo di una montatura equatoriale, non era di facile utilizzo. Occorreva quindi procurarsene una. Non essendo una spesa lieve, fu necessario chiederne l'autorizzazione al Parlamento del Regno d'Italia.

Il 23 Novembre 1863 il ministro dell’Istruzione Pubblica Michele Amari presenta alla Camera dei Deputati del Regno d'Italia un progetto per la provvista e pel collocamento a luogo di uno strumento destinato ad utilizzare il grande rifrattore acormatico del professore Amici. Si trattava di costruire una montatura equatoriale, con moto orario, ed una cupola, per la spesa totale di 44000 lire. Leggi qui il testo della presentazione. Il 27 Gennaio 1864 il deputato Tommaso Corsi, a nome della Commissione del Bilancio, approva il progetto, con solo lievi modifiche. Nella sua relazione, afferma che la commissione ha considerato che spendere per i veri progressi delle scienze non è spendere incongruamente, ma che anzi male intesa e dannosa sarebbe la economia che ne arrestasse lo svolgimento o l'insegnamento. Il disegno di legge viene votato alla Camera a squittinio segreto il 29 gennaio 1864,  con 144 voti favorevoli e 48 contrari. 

Dopo pochi giorni, il 1o febbraio 1864, il progetto viene presentato al Senato. A perorarne la causa sarà il fisico Carlo Matteucci, con una relazione presentata il 5 febbraio. Il testo viene approvato rapidamente, il 17 febbraio 1864, con 72 voti favorevoli e 14 contrari.

La legge viene firmata il 21 febbraio. Ora si poteva costruire la montatura. Peccato che sarebbe stato difficile poi collocarla nel vecchio osservatorio, La Specola. Ma questo il direttore Giovan Battista Donati lo sapeva bene! Occorreva un nuovo osservatorio...

LeggeAmici1864

(Informazioni tratte dagli Atti del Parlamento Italiano. VIII Legislatura. Sessione del 1863-64, 2o periodo.)