150 anni fa - Scende la pioggia...
un articolo della serie: 150 anni fa - le tappe della fondazione dell'Osservatorio di Arcetri
In una lettera a Donati datata 6 settembre 1872 l'architetto Mariano Falcini dichiarò di non stupirsi che ci fossero state infiltrazioni di pioggia nell'edificio. Lui aveva dato precise raccomandazioni sui lavori,
ma questi ordini il Berti [l'impresario] non li ha eseguiti, forte come egli si crede nella di Lei approvazione giacchè ha provato sempre di secondarla in tanta stravaganza di lavori eseguiti alla mia insaputa. [...] Io con ragione posso [lamentarmi] che in tutto l’andamento il Berti non abbia atteso alle mie ordinazioni e adottò quelle, un poco capricciose, del Sig. Prof. Donati [...]
L'edificio non era stato ancora completato e già ci pioveva! Ed era tutta colpa dell'astronomo, precisava l'architetto! Ma era solo l'inizio...
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... nel corso degli anni, i danni delle infiltrazioni si fecero sempre più ingenti, specialmente alla sala dei meridiani, che già nel 1877 fu necessario puntellare per impedire il crollo della terrazza soprastante. Il Ministero citò in giudizio sia l'impresario dei lavori Berti, che l'architetto Falcini. Nel 1878 scriveva Falcini:
dopo i lunghi studi a cui in unione al compianto prof. G. B. Donati per oltre sette anni attesi con quella cura e quell'amore richiesti dall'importanza dell'Opera onde dotare la nostra Città di un Osservatorio Astronomico corrispondente ai bisogni e al progresso della scienza […] dovea succedere tremendo disinganno quanto alle mie premure per esser compensato dell'opera da me prestata e delle spese da me sopportate si rispondeva prima col silenzio e poi col citarmi in giudizio come responsabile dei danni cagionati a quella fabbrica dall'incuria in cui da qualche tempo era stata abbandonata e delle variazioni apportate ad alcuni lavori di cui lo stesso Prof. Donati, nonostante i lunghi contrasti, allegando ragioni scientifiche per non fare altrimenti, si era assunta la responsabilità (lettera al Soprintendente, 6/10/1878)
La vertenza con Falcini si chiuse, a suo favore, solo nel 1882. Vari testimoni concordarono che Donati aveva avuto ampi poteri dal Ministero per attuare tutte le scelte che a lui fossero sembrate necessarie, nell'interesse della scienza. La colpa dei guasti all'edificio fu quindi riconosciuta all'astronomo. Donati non poté ribattere, essendo mancato già dal 1873. Alla fine, si dovette procedere ad un radicale restauro dell'Osservatorio, fra il 1889 ed il 1893.
La lettera del 6/7/1872 si trova in Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Manoscritti, Carteggi Vari 298, 161-162. La lettera al Soprintendente del 1878 si trova in Archivio Università di Firenze, Carteggi della Soprintendenza, 1879/82; la chiusura della vertenza Falcini in Soprintendenza, 1882/5.