Inaugurazione del Sardinia Radio Telescope (SRT)


Con i 64 metri di diametro dello specchio principale, SRT rappresenta una facility osservativa imponente: la più grande antenna a microonde presente in Italia e tra i più grandi radio telescopi al mondo. Lo scorso 30 Settembre è stato inaugurato dal Sottosegretario Rossi Doria, alla presenza del presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Alla cerimonia inaugurale hanno inoltre preso parte il presidente della Regione Autonoma Sardegna Cappellacci, numerose autorità locali e nazionali ed infine molti rappresentati della comunità astrofisica mondiale.

Posizionato in Sardegna, 40 Km a nord di Cagliari, SRT unisce dimensioni significative e sistemi tecnologi avanzati che permetteranno di osservare con alta efficienza l’Universo coprendo una banda di frequenze dello spettro radio estremamente vasta: dalle centina di MHz fino a 100 GHz. Ciò rende lo strumento molto flessibile per essere utilizzato in differenti ricerche astrofisiche: oggetti compatti, quali le pulsar, righe spettrali di molecole associate alla formazione stellare, radio galassie, maser e molto altro ancora. Il radio telescopio funziona sia come antenna a sé stante sia all’interno di network interferometrici combinando più antenne distribuite su scala Europea e mondiale, ottenendo così la risoluzione spaziale di un’antenna delle dimensioni della Terra.

Il progetto è costato circa 60 milioni di euro ed è stato finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dall’Agenzia Spaziale Italiana, dalla Regione Autonoma Sardegna e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica. Le principali strutture dell’INAF coinvolte nel progetto sono state l’Istituto di Radio Astronomia, l’Osservatorio Astronomico di Cagliari e l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

In particolare l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri ha contribuito con il know-how pluri-decennale acquisito nel campo dello sviluppo di ricevitori criogenici per applicazioni radio astronomiche. Il gruppo radio dell’Osservatorio ha partecipato allo sviluppo sia del ricevitore multi-beam operante tra 18 e 26.5 GHz mirato ad osservazioni spettroscopiche dell’acqua e dell’ammonica oltre che per larghe survey del cielo, sia del ricevitore funzionante in banda C (5.7 – 7.7 GHz) centrato intorno all’importante riga di emissione del metanolo. L’Osservatorio di Arcetri ha inoltre progettato e realizzato la parte di elettronica digitale, il centro dei complessi apparati di elaborazione dati.

Negli scorsi mesi SRT ha già contribuito ad un primo importante risultato scientifico individuando una stella di neutroni dal campo magnetico particolarmente elevato, presente nei pressi del centro della Via Lattea. Grandi aspettative risiedono quindi nella comunità radio astronomica italiana ed internazionale per l’utilizzo di questo nuovo strumento.