150 anni fa - Firenze si prende Arcetri!

 un articolo della serie: 150 anni fa - le tappe della fondazione dell'Osservatorio di Arcetri

Fino al 1865, il territorio municipale di Firenze era limitato alle mura cittadine. Decisamente uno spazio troppo piccolo per le necessità della nuova Capitale del Regno. Con il Regio Decreto n. 2412 del 26 luglio 1865, il territorio fu esteso a spese dei comuni limitrofi, alcuni dei quali vennero soppressi.

A sud, oltre la porta S. Giorgio ed il Forte Belvedere, fu annessa a Firenze un'ampia parte dell'allora comune del Galluzzo (soppresso nel 1928), che comprendeva la collina di Arcetri. Forse proprio per questo Donati incomincia a pensare ad Arcetri come sede per il nuovo Osservatorio, mentre in precedenza aveva considerato solo il Forte Belvedere ed il Giardino del Cavaliere, vicini alla vecchia Specola e dentro le mura cittadine.

In realtà già nel 1751 l'astronomo Tommaso Perelli , direttore della Specola di Pisa, aveva indicato Arcetri come la sede ideale per un nuovo osservatorio. Molto probabilmente Perelli si riferiva alla cima della collina, occupata dalla Torre del Gallo, anche se poi suggerì di utilizzare la villa della Manadora (attuale Villa Bardini) che stava per essere confiscata dallo Stato.

Catasto Storico

Il luogo dove sorgerà l'Osservatorio di Arcetri (sagome in grigio). Elaborazione delle mappe disponibili su Castore - Catasti Storici Regionali